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CHALET D
Una fuga di relax nelle Alpi austriache in una struttura di legno, pietra e metallo per un minimalismo organico
Una fuga di relax nelle Alpi austriache in una struttura di legno, pietra e metallo per un minimalismo organico
ff publishers/2023
Durst, Dr. Schär e studio monovolume
Il 23.06.2023 abbiamo avuto l’opportunità di prestare visita al nostro progetto Dr. Schär, azienda specializzata nella produzione di prodotti senza glutine.
In questa speciale occasione abbiamo avuto la possibilità di avere come cicerone il supervisore del progetto stesso, l’architetto Luca Di Censo, il quale ci ha guidato lungo tutto il processo creativo, di progettazione e costruzione, illustrandoci tutti i dettagli.
Esperienze simili sono sempre fonte di grande ispirazione.
Durst Group AG in Brixen, Italy by monovolume architecture + design
Un moderno rifugio che non rinuncia allo stile alpino
Volumi puri per una casa a Merano. Calcestruzzo a vista e vetro definiscono l’architettura
Anche quest’anno, durante il periodo pasquale, il nostro studio si è popolato non solo di persone, ma anche di piccole creature di cioccolato.
Una piccola caccia al tesoro che ha visto come protagonisti i nostri collaboratori alla ricerca di un mare di dolcezza sparso in ogni angolo dello studio.
Il team di monovolume augura a tutti una Felice Pasqua!
Con la sua opera, l’architetto Othmar Barth ha gettato le basi di una cultura edilizia che ancora oggi è considerata un punto di riferimento per il linguaggio architettonico altoatesino: la sua attenzione era rivolta all’avanguardia e all’innovazione. Negli ultimi anni, il linguaggio architettonico altoatesino si è sviluppato in un design fiorente e sempre più innovativo e in un amore per la sperimentazione. Una persona che ha avuto un ruolo fondamentale in questo sviluppo è l’architetto Othmar Barth, i cui edifici si caratterizzano per la loro atemporalità. Non solo dopo la sua morte, avvenuta nel 2010, ma anche durante la sua vita, le forme e i concetti degli edifici da lui progettati tra gli anni ’60 e ’80 hanno rivoluzionato il concetto di architettura nel nostro Paese. Il suo lavoro è sinonimo di edifici che raccontano una storia di profondi cambiamenti. È un’architettura sempre aperta, che può sempre essere ridisegnata con occhi nuovi.